Peculiarità

laboratorio

AMBIENTAMENTO GUIDATO DAL GENITORE

È una pratica importata dai paesi nord europei e adattata al territorio italiano che prevede in fase di inserimento la presenza continua del genitore che accompagna ed affianca il proprio bambino nella scoperta di un mondo nuovo al quale il piccolo dovrà presto abituarsi.

Bambino e genitore trascorrono a scuola insieme quasi l’intera giornata dalle 9.30 alle 11.30, per i primi due giorni, mentre rimangono fino alle 12.30 il terzo giorno. Insieme esplorano il nuovo ambiente, conoscono le insegnanti e gli altri bambini vivendo tutte le routine previste. Condividono il momento del pasto, del gioco, e delle attività. Tutto questo per tre giorni, periodo durante il quale l’insegnante osserva le abitudini del bambino, affianca il genitore ed entra in contatto con loro in modo graduale, diventando a mano a mano una figura familiare per entrambi.

Il quarto giorno il genitore accompagna il bimbo a scuola, lo saluta e va via.

I bambini acquisiscono in tre giorni familiarità con gli spazi della scuola e con l’organizzazione temporale di quell’ambiente che hanno imparato a conoscere insieme alla mamma o al papà.

Le modalità di inserimento rispettano i tempi dei bambini ma tengono conto anche delle esigenze delle famiglie. Questa proposta, infatti, richiede al genitore solo 3/4 giorni di ferie e non la lunga serie di permessi lavorativi che a volte si è costretti a prendere per l’inserimento tradizionale.

Questo modello ormai ci appartiene da due anni e per questo ci sentiamo di condividere alcune riflessioni.

Abbiamo osservato che già dal quarto giorno i bambini sono in grado di riconoscere e anticipare la scansione temporale della giornata. Allo stesso tempo mostrano grande dimestichezza con l’ambiente della scuola. Questi sono elementi preziosi che consentono loro di sperimentare un senso di padronanza rispetto ad una situazione ignota fino a poco tempo prima e ad un contesto strutturale e relazionale del tutto nuovo. Per la nostra esperienza, nella stragrande maggioranza dei casi i tempi di ambientamento sono stati considerevolmente ridotti rispetto a quelli dell’inserimento tradizionale: dopo una sola settimana quasi tutti i bambini si mostravano sereni e capaci si riferirsi ad una delle maestre durante i momenti di crisi, che è inevitabile che ci siano, ma che prima di questo ambientamento non era scontato che si risolvessero così facilmente.
Una proposta a misura di bambino e di genitore che si sta rivelando una pratica di successo che fa felice proprio tutti!

PRANZO IN CLASSE

La scuola è dotata di una mensa interna, con un cuoco, di proverbiale memoria, perché tutti i bambini ricordano i pranzetti del cuoco Venni, che cucina secondo le indicazioni fornite dalle tabelle ASL. Su richiesta medica, la scuola predispone menù alternativi per i bambini allergici o intolleranti ad alcuni cibi particolari.

Dall’anno scolastico 2018/2019 è stato introdotto in maniera stabile e definitiva il momento del pranzo in classe, ulteriore occasione di sperimentazione della capacità di “fare da soli”, migliorando la propria autonomia.

Il pranzo avviene in sezione, indicativamente dalle 11.45 alle 12.20.

Il pranzo non è solo un’occasione di soddisfacimento di un bisogno primario, ma un momento di relazione e socializzazione, di intimità con il proprio gruppo classe e con l’insegnante di riferimento che impara a conoscere i tempi e i ritmi di ciascun bambino, nonchè i cambiamenti legati al crescere e alla definizione dei gusti personali. Questo è anche un momento che risveglia il ricordo di casa (soprattutto nei piccoli), per questo deve essere vissuto in un ambiente tranquillo, non caratterizzato dalla fretta, strutturando il tempo e la stanza attraverso rituali che rafforzano l’esperienza: ogni bimbo sceglie il posto che preferisce, accanto all’amico che, in quel giorno, ha piacere di avere vicino e non viene in alcun modo obbligato a mangiare quando non ne ha desiderio, anche se, ogni pietanza, viene servita comunque, così da stimolare l’avvio di un percorso di scoperta del cibo nel suo aspetto conoscitivo-sensoriale (colore, consistenza,…), anticamera dell’educazione al gusto e ad affrontare ciò che è sconosciuto senza timore.

Si cerca di non imboccare i bambini, affichè essi possano avere l’occasione di scoprire il piacere di mangiare in prima persona, sperimentando il saper fare e trasformando questo momento in un’occasione di rafforzamento della propria personalità.

L’apparecchiatura avviene collettivamente perchè, come insegna M. Montessori, è un’importante attività di vita pratica che favorisce l’autonomia, la stima personale, esercita la manualità fine, il coordinamento e direziona il bambino verso la cura del gesto.

Le  pietanze vengono porzionate dall’insegnante, mentre per il “bis” i bambini si servono da soli (la teglia con il cibo è posizionata su di un apposito tavolino così che tutti i bambini possano mettervi accanto il proprio piatto e porzionarsi la razione desiderata con un  piccolo mestolo). Al termine del pranzo, la classe aiuta l’insegnante a riassettare l’ambiente.

laboratorio linguistico
tutti al lavoro

METODOLOGIA LABORATORIALE

Il laboratorio è uno spazio qualificato per lo svolgimento di attività che implichino il diretto coinvolgimento dei bambini dell’esecuzione, nell’uso di materiali o strumenti specializzati, nei processi di insegnamento-apprendimento per scoperta e per costruzione.

 

I laboratori sono specifici per fascia d’età e piccolo gruppo, con l’obiettivo di creare tante occasioni di apprendimento tra pari, quante sono quelle di apprendimento per fasce eterogenee d’età.

COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE

Fondamentale risulta la partecipazione e il coinvolgimento delle famiglie alla vita della scuola.

Per questo la scuola offre occasioni di incontro di tipo ludico/aggregativo/formativo ai genitori. In particolare, la scuola organizza un’apericena di benvenuto per le famiglie ad inizio anno, un aperitivo per i papà e uno per le mamme in occasione della loro festa, un pomeriggio speciale per la festa dei nonni, una tombolata di carnevale, la festa di Natale e quella di fine anno.
Tutte occasioni per favorire gli incontri tra famiglie, incontri che danno poi vita ad altri gruppi, come quello delle mamme che, con tanta creatività e idee, oltre ad ago e filo, realizza oggetti e decorazioni per i mercatini di Natale e quello dei papà che si rendono disponibili per le diverse attività di manutenzione di cui la scuola ha bisogno.

LABORATORIO POMERIDIANO FACOLTATIVO DI PSICOMOTRICITA’

La scuola propone corsi psicomotori extrascolastici con personale qualificato, vedendo nella psicomotricità, l’occasione per favorire la maturazione delle competenze relazionali, affettive, motorie e cognitive dei bambini attraverso attività ludiche. E’ una proposta che si affianca alle tante opportunità che vengono offerte dal territorio alle famiglie, opportunità che non sempre però riescono a valorizzare il gioco che invece riveste una fondamentale importanza per i bambini di quest’età, che hanno la possibilità di crescere e sperimentarsi, entrando in relazione con gli altri e imparando ad usare modalità comunicative e relazionali sempre più funzionali alla socializzazione.
La seduta di attività psicomotoria si sviluppa essenzialmente attraverso il gioco spontaneo con gli oggetti e gli spazi, attivando il proprio corpo in relazione ad essi e in relazione con il corpo degli altri, siano essi adulti o coetanei, con il costante apporto della fantasia e della immaginazione.

DIARIO DI BORDO

A fianco dei più comuni strumenti comunicativi, come bacheche per gli avvisi, comunicazioni e volantini informativi, in ogni sezione si fa l’esperienza del diario di bordo. Si tratta di un quaderno in cui le insegnanti, con i bambini, raccontano quanto di significativo accade a scuola, tramite fotografie, disegni, pensieri. Ogni famiglia che lo desidera, previa prenotazione, il venerdì può portare a casa il diario per poterlo sfogliare con il proprio bambino, ripercorrendo così il percorso della settimana e dell’anno scolastico. In un’ottica di racconto, condivisione e scambio e racconto accade poi che ciascuna famiglia che sfoglia il diario può lasciare un commento, saluto, pensiero per la classe.

Il fuori